Bicchieri opachi lavastoviglie, come ottenere un lavaggio perfetto
Per scrivere un nuovo articolo prendo spunto dal reclamo di un cliente.
Hai letto bene. Un cliente mi ha chiamato lamentandosi di un problema di lavaggio che ha riscontrato nei bicchieri: dopo il lavaggio in lavastoviglie, sul bicchiere rimanevano alcuni puntini.
Ti è mai capitato? Ti sei mai chiesto di cosa si tratta?
È chiaro che per un ristorante o un locale che utilizza certi tipi di bicchieri, il risultato di lavaggio è molto importante. Avere i bicchieri pulito e non opachi dopo il lavaggio in lavastoviglie, senza l’intervento di un operatore che asciughi i bicchieri, è fondamentale.
Ormai anche i clienti, che frequentano quotidianamente i locali, sono sensibili a questo particolare, oltre al fatto che bicchieri puliti, asciutti e brillanti rappresentano un punto a favore dell’esercente.
Nel mondo del commercio di oggi, caratterizzato da tanta concorrenza, competitività e sensibilità crescente dei clienti, anche i minimi dettagli fanno la differenza.
Non è più sufficiente versare nel calice un buon prosecco: il prosecco deve essere servito su un bicchiere degno di rappresentare la qualità del vino che ospita.
Capita molto spesso, se ci fai caso, che i bicchieri possano presentare delle striature, delle opacità o, come in questo caso, dei puntini. Ma cosa sono questi puntini?
Spesso, anzi sempre, la responsabilità viene imputata al detergente o al brillantante, ma in questo specifico caso, detergente e brillantante non possono fare nulla.
Non dico questo per deresponsabilizzarmi, anzi! Seguimi e sarà tutto più chiaro.
Per prima cosa, i detergenti non possono mai sostituirsi ad una pulizia accurata della lavastoviglie.
Nello specifico questi puntini sono rappresentati da calcare presente nel boiler della lavabicchieri. Il calcare, infatti, si stacca e viene lanciato a grande velocità sui bicchieri nella fase di lavaggio, per effetto della pressione dell’acqua.
La velocità, unita all’elevata temperatura che caratterizza la fase di risciacquo, fanno sì che questi pezzettini di calcare si attacchino ai bicchieri e non siano asportabili se non tramite un’azione manuale.
Ma come mai si forma calcare nel boiler? E che cos’è questo boiler?
Il boiler è un serbatoio di accumulo di acqua che è situato nella parte bassa della lavabicchieri, che contiene al suo interno una resistenza che ha la funzione di scaldare l’acqua e portarla a temperature di 85-90°C.
Come ho già spiegato in un articolo precedente, la lavastoviglie funziona secondo due processi: il processo di lavaggio e il processo di risciacquo.
Durante il lavaggio viene usata l’acqua caricata nella vasca di lavaggio al momento dell’accensione della lavabicchieri.
Durante il risciacquo, al termine del lavaggio, viene utilizzata l’acqua del boiler.
Nella vasca viene posto il detergente tramite una pompa peristaltica, nel boiler il brillantante tramite una seconda pompa peristaltica.
Nel boiler quindi, ricapitolando, sono presenti acqua di acquedotto e brillantante.
Ora, che cosa è presente nell’acqua proveniente dall’acquedotto? Sono presenti sali di calcio e magnesio disciolto in essa, comunemente definito calcare.
Nel boiler, quindi, entra dell’acqua calcarea che viene portata a temperature molto elevate.
E l’ambiente si dimostra ideale per la solidificazione di questi sali, e perché si attacchino alle pareti del boiler.
Col tempo si forma il calcare che stratifica, stratifica e stratifica.
Questo calcare, magari utilizzando un brillantante solitamente acido, pian piano, nel tempo, inizia a staccarsi…e dove finisce? Proprio sui bicchieri.
Chiaramente non si staccano pezzi grandi, anche perché gli ugelli di risciacquo della lavabicchieri sono molto piccoli. Si staccano pezzettini molto molto piccoli, che però, sparati a grande velocità, si attaccano ai bicchieri.
Ecco spiegato quindi che cosa sono quei puntini fastidiosi che puoi trovare sui bicchieri.
Ok Rudi, ma come risolvo questo problema? È sufficiente utilizzare un anticalcare al posto del brillantante per sciogliere piano piano il calcare?
Anche se può sembrare una soluzione corretta, non lo è: richiederebbe troppo tempo e non sarebbe assolutamente efficace. L’unica cosa che puoi fare è far eseguire una pulizia a fondo del boiler, operazione semplice, ma che richiede lo smontaggio e il ritiro del boiler. Non si fa mai in loco.
Ma se io avessi un addolcitore?
Se hai un addolcitore centralizzato e la macchina è nuova e fai i sali con regolarità certosina, potresti non avere mai questo problema, oppure potrebbe presentarsi solo dopo molti anni che usi la lavastoviglie.
Chiaramente se hai un addolcitore dedicato alla macchina, che magari è piccolo e manuale, e ti dimentichi di fare i sali con regolarità oppure li fai con frequenza troppo alta (una volta al mese, ad esempio), o lo utilizzi solo dopo diversi mesi che usi la lavabicchieri, in questo caso la probabilità che il problema si presenti è molto elevata.
Cosa fare per tamponare il problema? Perché magari non puoi permetterti di stare senza lavabicchieri per qualche giorno, finché non chiudi il locale?
L’unica cosa che puoi fare è provare ad usare un brillantante con Ph neutro, ossia non acido, in maniera tale che questo non aiuti a sciogliere il calcare.
Ovviamente questa è solo una soluzione palliativa, temporanea, per tamponare. Quando riscontri questo problema devi far effettuare la pulizia a un tecnico. Non c’è altro sistema!
Colgo l’occasione, con questo articolo, per ribadirti un concetto fondamentale: l’acqua è un elemento fondamentale per il risultato di lavaggio. Il calcare in essa contenuto influisce negativamente sul risultato. A lungo andare l’acqua piena di calcare (definita dura) diventa la causa principale della formazione di incrostazioni in vasca, e quindi di aloni e scarsi risultati di pulizia sulle tue stoviglie!
Spero di esserti stato utile e di averti dato un’informazione che ti aiuterà ad attrezzarti al meglio per non riscontrare più il problema in questione.
Se non conosci nessun tecnico, puoi contattarmi liberamente e sfruttare la mia esperienza di 16 anni nel territorio. Collaboro ormai da anni con una rete di professionisti selezionata da me personalmente, che mantiene gli standard di qualità e buon lavoro che pretendo dai miei collaboratori.
Alla prossima,
Rudi
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